Residui di agrofarmaci usati in agricoltura possono permanere nel suolo o migrare nell’acqua contribuendo alla perdita di biodiversità e all’alterazione degli ecosistemi. Come quantificare potenziali rischi ecotossicologici?
Modellazione di pesticidi e valutazione del rischio ecotossicologico in un fiume a carattere intermittente
Articolo disponibile al link https://doi.org/10.1038/s41598-024-56991-6
Sviluppato nell’ambito del progetto PRIMA “INWAT” (Quality and management of intermittent rivers and groundwater in the Mediterranean basins), l’articolo propone una metodologia per valutare le concentrazioni di inquinanti e il rischio ecotossicologico legato alla presenza di agrofarmaci provenienti da attività agricole nei corpi idrici superficiali. Un modello eco-idrologico, calibrato con misure di portata e concentrazioni di inquinanti, ha evidenziato i periodi e i tratti fluviali a rischio. L’area di studio è il Canale D’Aiedda (Mar Piccolo, Taranto) dove i campionamenti hanno rilevato la presenza di rame e glifosate. CNR-IRSA e Università degli Studi di Bari.