Il contrasto alle specie aliene invasive è una priorità delle politiche nazionali e comunitarie a difesa della biodiversità nativa e questo vale particolarmente per l’area mediterranea, ricca di biodiversità nativa e a rischio di estinzione
Il 1 settembre è partito il progetto LIFE Natura PREDATOR finalizzato al contrasto del pesce siluro nei laghi dell’area sud mediterranea (Italia e Portogallo).
Coordinatore di LIFE Predator è l’Istituto di Ricerca Sulle Acque del CNR, in partenariato con GRAIA srl, l’Ente delle Aree protette delle Alpi Cozie, la Città Metropolitana di Torino, la facoltà di Scienze dell’Università di Lisbona e il Centro di Biologia dell’Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca. Oltre all’Unione Europea, cofinanziano il progetto Regione Lombardia, Fondazione Cariplo, l’Ufficio Pesca del Canton Ticino, l’azienda portoghese di trasformazione ittica (Conserveira do Interior) e il municipio di Vila Velha de Rhodao.
Azioni chiave del progetto sono lo sviluppo di un sistema di allerta precoce basato sul DNA ambientale (rilevare la presenza del siluro in uno specchio d’acqua a partire da poche gocce di acqua indagando la presenza del suo DNA), la messa a punto di metodi efficaci e selettivi per la cattura del siluro nelle diverse tipologie lacustri (grandi laghi, piccoli laghi, laghi artificiali), la cattura selettiva del siluro in alcuni piccoli laghi appartenenti alla Rete Natura 2000 in Italia e Portogallo, il contrasto al pesce siluro nei grandi laghi mediante la promozione del suo utilizzo a scopo alimentare. A tal proposito saranno coinvolti nel progetto una cooperativa sociale operante sul territorio di Verbania nel campo della ristorazione e l’istituto alberghiero “Maggia” di Stresa.
Partecipano al progetto in qualità di supporter circa 50 realtà del mondo della pesca, professionale, associazioni ambientaliste, musei, istituti scolastici alberghieri. Al fine di sensibilizzare circa la necessità di contrastare il siluro, verranno coinvolti i pescatori e la cittadinanza in numerosi incontri locali nei diversi territori dell’Italia Centro Settentrionale.
Le azioni del progetto prevedono la verifica della situazione pre e post interventi in circa 25 laghi tra Italia e Portogallo. In particolare, si provvederà ad una valutazione delle biomasse ittiche nel Lago Maggiore e nel Lago di Iseo, a supporto delle politiche di gestione dell’ittiofauna di questi laghi.