L’articolo, pubblicato sulla rivista “Process Safety and Environmental Protection”, presenta lo stato delle conoscenze dei bioreattori operanti con membrane polimeriche estrattive (Extractive Membrane Bioreactors, EMBs), che costituiscono una promettente tecnologia innovativa per la rimozione biologica di composti tossici dalle acque reflue industriali. Il principio operativo si basa sull’estrazione di composti target dal refluo con un meccanismo di assorbimento e trasporto selettivo per diffusione attraverso la membrana, evitando il contatto tra la biomassa e la corrente inquinata. Tale configurazione consente di risolvere i problemi legati all’effetto tossico che i reflui industriali esercitano sulla biomassa, dovuto a condizioni di pH estremi, presenza di composti inorganici e concentrazioni elevate di quelli organici, senza utilizzare energia per l’estrazione dei contaminanti. L’analisi della letteratura ha evidenziato le elevate efficienze di rimozione di composti idrofobici per i sistemi con membrane in silicone (PDMS), nonché le elevate prestazioni per composti idrofili ottenute con membrane realizzate con polimeri commerciali che consentono di ampliare lo spettro applicativo di tali sistemi. I reattori EMBs rappresentano una soluzione sostenibile ed economicamente vantaggiosa per il trattamento dei reflui industriali e, allo stato attuale, la tecnologia è caratterizzata da un livello di sviluppo tale da consentirne il trasferimento su impianti pilota e in piena scala.
Rappresentazione schematica del meccanismo di estrazione selettiva e rimozione
Riferimenti:
Process Safety and Environmental Protection Volume 162, Giugno 2022, 169-186
https://doi.org/10.1016/j.psep.2022.03.063
Contatti:
Maria Concetta Tomei – Istituto di Ricerca Sulle Acque, sede di Roma – concetta.tomei@irsa.cnr.it