Scheda di dettaglio – i progetti

DatoValore
SedeBrugherio
Tipologia di contributoProgetto
Tipologia di progettoProgetti di ricera nazionali
TitoloReLambro SE. Rete Ecologica Lambro Metropolitano Sud Est
AcronimoReLambro SE
Abstract ITAIl progetto ReLambro SE prende spunto dagli studi di fattibilità VOLARE e ReLambro per proporre e realizzare una serie di interventi di riconnessione ecologica lungo il corridoio ecologico del fiume Lambro e fra le aree prioritarie a sud e ad est del medesimo. Le azioni sono volte sia a favorire l'incremento della biodiversità, sia a quantificare ed incrementare la fornitura di servizi ecosistemici, oltre che a proporre sistemi di PES e quasi-PES agli stakeholders. E' prevista anche una fase di monitoraggio di tipo ecologico (in cui IRSA è coinvolta), ed una fase di comunicazione dei risultati e dei benefici del progetto al pubblico.L'ambizione del progetto è quello di instaurare dei meccanismi virtuosi di sostenibilità dell'uso delle risorse ambientali in uno dei contesti territoriali più problematici del panorama europeo, quale il bacino del Lambro.
Abstract ENG*
Descrizione estesa ITANell’ambito della strategia di intervento disegnata, il sistema Lambro, Vettabbia, Addetta rappresentano il sistema principale delle acque che “disegna” il territorio della parte sud orientale di Città Metropolitana milanese. Relativamente agli aspetti ecologici il piano di indagini e monitoraggio prevederà studi sulle componenti faunistiche acquatiche e terrestri, limitatamente alle aree riparie.. Nel presente progetto il piano di monitoraggio sarà così articolato: a) per quanto riguarda le acque saranno valutate le comunità di riferimento secondo quanto previsto dal DM 260/2010. Saranno applicati indici biotici per valutare gli effetti degli interventi in termini di qualità ecologica, con specifico riferimento alle comunità di macroinvertebrati e alla fauna ittica, laddove le condizioni ecologiche ne consentano l’insediamento (es. sufficiente e permanente presenza di acqua). Ciò consentirà di valutare l’eventuale miglioramento della qualità ecologica secondo approcci ormai di prassi, in modo da favorire la confrontabilità rispetto alle altre realtà di pregio naturalistico presenti nell’area di studio. b) sarà posta attenzione alla valutazione della consistenza numerica e alla struttura delle popolazioni di alcune specie chiave o indicatrici, secondo il principio delle “specie focali”, con particolare attenzione verso le specie identificate come tali per le aree prioritarie per il mantenimento della rete ecologica regionale. La teoria in questione prevederà che qualora vengano mantenute le condizioni idonee alla persistenza e alla dispersione di particolari specie, si otterrà lo stesso grado di tutela anche per le specie meno esigenti o specializzate, favorendo pertanto la stabilità dell’intero ecosistema. c) saranno applicati indici innovativi in grado di valutare la struttura funzionale delle comunità indagate, ovvero quanto esse sono in grado di “sfruttare” le nicchie ecologiche disponibili, quanto sia omogeneo lo sfruttamento di tali nicchie e quanto le comunità riescano ad essere resistenti e resilienti alle perturbazioni (ridondanza ecologica); tali indici non considerano semplicemente la diversità tassonomica delle comunità studiate, ma valutano nel complesso lo spettro dei life traits e le preferenze ecologiche delle varie specie presenti (per quanto riguarda le comunità ittiche e macrobentoniche sarà utilizzato come riferimento il database www.freshwaterecology.info). Tali informazioni saranno utili ai fini di determinare i possibili esiti, in termini di fornitura di servizi ecosistemici, derivanti da un miglioramento o peggioramento delle condizioni di un ecosistema. d) per il monitoraggio della fauna terrestre, con particolare riferimento alle comunità particolarmente sensibili alla frammentazione degli habitat (mammiferi, anfibi, rettili), verranno posizionate alcune fototrappole in punti di passaggio vincolato, in modo da fornire un monitoraggio costante degli spostamenti faunistici. Una prima campagna di censimento sia della fauna acquatica, sia della terrestre, sarà effettuata antecedentemente l’inizio degli interventi sui siti oggetto di intervento. A tal fine, verranno individuate e privilegiate le aree nodali del disegno progettuale, inclusi i varchi faunistici critici. Una seconda campagna di censimento, attuato secondo le medesime modalità e criteri della precedente, verrà effettuata a distanza di non meno di 6 mesi dal termine dei lavori di ripristino ambientale, ed i medesimi indici verranno applicati a posteriori, sia negli ambienti già presenti ed attivi in ante operam, sia in quelli di nuova creazione o riattivazione. Ciò consentirà di studiare l’evoluzione dei processi di ricolonizzazione, almeno nelle loro fasi iniziali, delle aree ripristinate e di verificare l’efficacia degli interventi anche in un ottica di “corridoi ecologici”. Queste informazioni saranno usate in complemento con altre informazioni sulla funzionalità ecologica dei sistemi indagati nel valutare come l’elemento “acqua” agisca in termini migliorativi (o eventualmente peggiorativi) sui Servizi Ecosistemici prodotti. Saranno soggetti beneficiari il Parco Agricolo Sud Milano, Città Metropolitana e Regione in quanto gestori delle aree protette interessate (come ad esempio i fontanili della Muzzetta), le amministrazioni provinciale e regionale in generale, la popolazione afferente alle zone interessate dal progetto. Tutti questi soggetti avranno una serie di feedback relativi agli obiettivi di gestione ambientale espressi nel progetto. Utilizzatori dei dati ottenuti potranno anche essere le Amministrazioni Comunali del territorio, le associazioni ambientaliste e tutte le possibili altre associazioni presenti nell’area e nelle zone adiacenti. Potranno trarre utili riscontri per valutare nuovi approcci operativi anche gli agricoltori che su questi terreni vivono e lavorano. Infine Fondazione Cariplo, che potrà verificare la validità e l’efficacia degli interventi realizzati.
Descrizione estesa ENG*
Rilevanza scientifica e risultati ITAIl primo risultato corrisponderà nel mettere a disposizione ai vari stakeholders un quadro aggiornato della distribuzione e del valore della biodiversità legata: a) al sistema delle acque e del reticolo idrico b) alle aree agricole e naturali prossime o sconnesse da esse. Tutto ciò verrà effettuato a complemento delle informazioni, spesso non recenti o con scarsa copertura territoriale, attualmente disponibili. I nuovi dati, integrati con quelli “storici” oggi recuperabili, fungeranno da database di riferimento, per programmare nuove attività o progetti di riqualificazione ambientale. I dati ottenuti saranno utilizzati per costruire un quadro ecosistemico d’insieme propedeutico alla stima dei servizi ecosistemici ed alla contabilità ecosistemica in termini monetari. Come indicatori, si prevede la creazione di check-list delle biocenosi considerate, elaborazione di mappe di qualità ecologica dei sistemi indagati ante e post operam.
Rilevanza scientifica e risultati ENG*
Fonte di finanziamento ITABando competitivo “Capitale Naturale 2018”, Fondazione Cariplo
Fonte di finanziamento ENG*
Altre informazioni ITAERSAF (capofila), i Comuni di Milano, Segrate, Peschiera Borromeo, San Donato Milanese, Melegnano, Parco Nord, il Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università di Milano, l’Istituto Nazionale di Urbanistica, il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano, Legambiente Lombardia, Associazione “Grande Parco Forlanini” Importo complessivo: 1.195.163,42 €
Altre informazioni ENG*
Websitehttp://www.contrattidifiume.it/export/sites/default/it/doc/Azioni/progetti_collegati/ReLambro-SE_Descrizione-dettagliata-del-progetto.pdf
CoordinatoreDaniela Masotti, ERSAF Lombardia
Referente IRSAFabrizio Stefani
Altro personale coinvolto Laura Marziali
Periodo di attivita01/03/2019 - 28/02/2022
Data2020-22-12