Title | CARATTERIZZAZIONE IDRAULICA DI DUE DIFFERENTI FORMAZIONI ROCCIOSE COMBINANDO MISURE INFILTROMETRICHE E INDAGINI GEOFISICHE |
Abstract | In Puglia le falde idriche sotterranee rappresentano una risorsa fondamentale per l'approvvigionamento idropotabile.
I principali sistemi idrogeologici pugliesi sono caratterizzati da acquiferi porosi, come quelli che si impostano in rocce calcarenitiche, e acquiferi ospitati in rocce calcaree fratturate e/o carsificate.
Sempre più frequentemente tali sistemi sono soggetti a processi di depauperamento qualitativo legati a situazioni di sovrasfruttamento e/o contaminazione. Per tali ragioni la conoscenza dettagliata delle proprietà idrauliche, che governano i fenomeni di flusso e trasporto della zona insatura, è di fondamentale importanza per una gestione sostenibile delle risorse idriche; in particolar modo una precisa valutazione della velocità di flusso nella zona vadosa risulta necessaria per prevedere i tempi di migrazione dei contaminanti e quindi valutare la vulnerabilità della falda.
Negli anni sono stati sviluppate differenti metodologie di investigazione allo scopo di caratterizzare il sottosuolo e monitorare il flusso e il trasporto in questi complessi sistemi idrogeologici.
Questo studio presenta i risultati di un approccio metodologico multidisciplinare che combina misure infiltrometriche con indagini geofisiche, precisamente, misure di resistività elettrica, eseguite in due differenti siti della Puglia, caratterizzati da differenti formazioni geologiche e quindi caratteristiche idrauliche.
Un sito, vicino Altamura, in provincia di Bari, è rappresentato da calcari carsificati e fratturati, che contengono una importante falda profonda; tale area è stata soggetta a sversamento di fanghi derivanti dal trattamento di acque di scarico industriali.
Il secondo sito, vicino San Pancrazio Salentino, in provincia di Brindisi, è rappresentato da una cava di calcarenite utilizzata per lo stoccaggio di rifiuti prodotti da un' industria farmaceutica.
In entrambi i casi, lo sversamento ha causato contaminazione del suolo e sottosuolo.
Il flusso verticale è stato monitorato misurando l'abbassamento del livello idrico all'interno di un largo anello infiltrometrico, realizzato e installato direttamente sulla roccia affiorante, e contemporaneamente sono state condotte misure di resistività elettrica del sottosuolo al fine di monitorare l'infiltrazione dell'acqua, quindi l'approfondimento del fronte umido nella zona insatura.
In aggiunta, è stata condotta un'indagine di resistività elettrica azimutale, al fine di individuare eventuali direzioni di fratturazione principali presenti nelle rocce, che rappresentano vie preferenziali di flusso e trasposto di inquinanti.
I risultati ottenuti supportano l'efficacia dell'approccio metodologico combinato in questi sistemi idrogeologici complessi per stimare il flusso verticale nei due differenti acquiferi. |
Source | WORKSHOP IN GEOFISICA, ROVERETO, TRENTO, 11/12/2009 |
Keywords | UNSATURATED ZONEINFILTROMETER TESTSERT |
Year | 2010 |
Type | Contributo in atti di convegno |
Authors | CAPUTO M. C., DE CARLO L., DE BENEDICTIS F. |
Text | 89810 2010 UNSATURATED ZONE INFILTROMETER TESTS ERT CARATTERIZZAZIONE IDRAULICA DI DUE DIFFERENTI FORMAZIONI ROCCIOSE COMBINANDO MISURE INFILTROMETRICHE E INDAGINI GEOFISICHE CAPUTO M. C., DE CARLO L., DE BENEDICTIS F. CAPUTO M. C. 1 , DE CARLO L. 1 , DE BENEDICTIS F. 1 1 Water Research Institute of the National Research Council, Department of Bari, Viale F. De Blasio, 5 70123 In Puglia le falde idriche sotterranee rappresentano una risorsa fondamentale per l approvvigionamento idropotabile. I principali sistemi idrogeologici pugliesi sono caratterizzati da acquiferi porosi, come quelli che si impostano in rocce calcarenitiche, e acquiferi ospitati in rocce calcaree fratturate e/o carsificate. Sempre piu frequentemente tali sistemi sono soggetti a processi di depauperamento qualitativo legati a situazioni di sovrasfruttamento e/o contaminazione. Per tali ragioni la conoscenza dettagliata delle proprieta idrauliche, che governano i fenomeni di flusso e trasporto della zona insatura, e di fondamentale importanza per una gestione sostenibile delle risorse idriche; in particolar modo una precisa valutazione della velocita di flusso nella zona vadosa risulta necessaria per prevedere i tempi di migrazione dei contaminanti e quindi valutare la vulnerabilita della falda. Negli anni sono stati sviluppate differenti metodologie di investigazione allo scopo di caratterizzare il sottosuolo e monitorare il flusso e il trasporto in questi complessi sistemi idrogeologici. Questo studio presenta i risultati di un approccio metodologico multidisciplinare che combina misure infiltrometriche con indagini geofisiche, precisamente, misure di resistivita elettrica, eseguite in due differenti siti della Puglia, caratterizzati da differenti formazioni geologiche e quindi caratteristiche idrauliche. Un sito, vicino Altamura, in provincia di Bari, e rappresentato da calcari carsificati e fratturati, che contengono una importante falda profonda; tale area e stata soggetta a sversamento di fanghi derivanti dal trattamento di acque di scarico industriali. Il secondo sito, vicino San Pancrazio Salentino, in provincia di Brindisi, e rappresentato da una cava di calcarenite utilizzata per lo stoccaggio di rifiuti prodotti da un industria farmaceutica. In entrambi i casi, lo sversamento ha causato contaminazione del suolo e sottosuolo. Il flusso verticale e stato monitorato misurando l abbassamento del livello idrico all interno di un largo anello infiltrometrico, realizzato e installato direttamente sulla roccia affiorante, e contemporaneamente sono state condotte misure di resistivita elettrica del sottosuolo al fine di monitorare l infiltrazione dell acqua, quindi l approfondimento del fronte umido nella zona insatura. In aggiunta, e stata condotta un indagine di resistivita elettrica azimutale, al fine di individuare eventuali direzioni di fratturazione principali presenti nelle rocce, che rappresentano vie preferenziali di flusso e trasposto di inquinanti. I risultati ottenuti supportano l efficacia dell approccio metodologico combinato in questi sistemi idrogeologici complessi per stimare il flusso verticale nei due differenti acquiferi. 978 88 7498 133 5 Published version WORKSHOP IN GEOFISICA ROVERETO, TRENTO 11/12/2009 Nazionale Contributo Contributo in atti di convegno lorenzo.decarlo DE CARLO LORENZO mariaclementina.caputo CAPUTO MARIA CLEMENTINA francesco.debenedictis DE BENEDICTIS FRANCESCO TA.P04.005.010 Metodi, dispositivi di stima dei parametri idrogeologici e modelli matematici |