Scheda di dettaglio – i prodotti della ricerca

DatoValore
TitleProgetto per il monitoraggio dei corpi idrici interessati dallo sversamento di idrocarburi nel Fiume Lambro. Attuazione Fase I. Esame dei risultati più significativi e sintesi finale.
KeywordsIdrocarburi; sedimenti; fingerprint e marker diagnostici; PCB; elementi in tracce; tossicità
Year2012
TypeRapporto di ricerca (Research report)
AuthorsViganò L; Guzzella L; Mascolo G; Locaputo V; Roscioli C; Mastroianni D; Tartari G
Text306858 2012 Idrocarburi; sedimenti; fingerprint e marker diagnostici; PCB; elementi in tracce; tossicita Progetto per il monitoraggio dei corpi idrici interessati dallo sversamento di idrocarburi nel Fiume Lambro. Attuazione Fase I. Esame dei risultati piu significativi e sintesi finale. Vigano L; Guzzella L; Mascolo G; Locaputo V; Roscioli C; Mastroianni D; Tartari G IRSA UOS Brugherio MB , UOS di Roma e UOS di Bari In questo documento saranno evidenziati e discussi gli aspetti piu interessanti dei moltissimi risultati scaturiti dal monitoraggio d indagine attivato in seguito allo sversamento doloso di idrocarburi avvenuto il 23 febbraio 2010 nel Fiume Lambro. Questo progetto e stato condotto su tutti i corpi idrici interessati dallo sversamento e precisamente sui sedimenti dei fiumi Lambro e Po, dei rami e delle lagune del delta e delle aree marine costiere fino alla citta di Rimini. I risultati riguarderanno soprattutto la contaminazione chimica ma anche gli effetti tossicologici. L esame dei risultati condotto in questo documento dara maggiore attenzione alla salute della comunita acquatica come era, di fatto, negli obiettivi prioritari del monitoraggio d indagine AdiPo, 2010 . Nel corso dell indagine il ruolo degli idrocarburi sversati dolosamente e passato in secondo piano rispetto alla contaminazione cronica del sistema Lambro/Po e del Mare Adriatico, contaminazione cronica che lo stesso monitoraggio d indagine ha permesso di inquadrare e portare in evidenza. Nonostante questa impostazione prevalente, il documento dara alcuni cenni anche in relazione alla salute umana, cenni che riguarderanno i possibili rischi derivanti dal consumo di organismi contaminati provenienti da alcune delle aree indagate. Se si esamina il DM 260/11, c e un evidente lacuna normativa in merito alla qualita dei sedimenti delle acque interne. Cio complica la valutazione di rischio e richiede il ricorso ad altri riferimenti bibliografici per procedere con l interpretazione dei risultati ottenuti. Trasferire i limiti per le acque di transizione o marine del DM 260/11 alle acque interne non ha un fondamento chiaramente difendibile. Ancor meno fondata rischia di essere l applicazione ai sedimenti dei valori proposti per i suoli e le loro destinazioni d uso nel DM 152/06. Interessanti sono le proposte fatte da ISPRA in merito a casi di studio specifici o basate su estese ricognizioni della letteratura internazionale ISPRA 2009; 2011 . In entrambi i casi, tuttavia, per quanto molti dei presupposti applicati siano ampiamente condivisibili, manca quel lavoro di affinamento che attribuisce ad un dato il necessario bilanciamento tra tutela e restrittivita. Basarsi solo sui meccanismi di ripartizione tra sedimento e acqua interstiziale partendo da valori guida prodotti per il composto in soluzione acquosa puo generare dati eccessivamente restrittivi DOC, biodisponibilita, approssimazioni nei K usati, etc. . Il recente Guidance Document n. 27 EC, 2011 esamina molti degli aspetti collegati alla definizione di uno standard di qualita. Per quanto riguarda le acque di transizione o marino costiere, il quadro normativo sui sedimenti e viceversa disponibile, almeno per i contaminanti cosiddetti storici . Cio ha permesso considerazioni piu dirette e meglio supportate. Come commento generale e evidente che il Fiume Lambro dimostra spesso i valori di contaminazione peggiori. Questo non puo sorprendere se si considera che il sottobacino del Lambro e da anni quello piu pesantemente antropizzato e industrializzato dell intero bacino del Po. E chiaro che un fiume di dimensioni non elevate come il Lambro non possa ricevere un carico inquinante di tali dimensioni senza una marcata alterazione qualitativa. Tale carico, che e il piu elevato di tutti i tributari almeno per BOD, COD e azoto , e trasportato al tratto medio del Po e diversi studi precedenti avevano evidenziato il ruolo del tributario lombardo nel peggiorare la qualita del Po a valle della loro confluenza AdiPo 2003, IRSA 1997; 2000 . Ma come sara evidenziato in questo documento, c e necessita di approfondimenti anche in altre aree del fiume padano. Lo sversamento di idrocarburi nel Fiume Lambro. Esame dei risultati piu significativi e sintesi finale. Rapporto conclusivo del Monitoraggio di Indagine attivato in seguito allo sversamento doloso di oli combustibili avvenuto nel fiume Lambro il 23 febbraio 2010. La ricerca di danno ambientale e stata condotta su tutti i corpi idrici interessati dallo sversamento e precisamente sui fiumi Lambro e Po, sui rami e sulle lagune del delta, e sulle aree marine costiere fino alla citta di Rimini. Esame_Finale_dei_Risultati_Vigan_.pdf Rapporto di ricerca Research report liciamaria.guzzella GUZZELLA LICIA MARIA claudiogiovanni.roscioli ROSCIOLI CLAUDIO GIOVANNI vito.locaputo LOCAPUTO VITO luigi.vigano VIGANO LUIGI domenico.mastroianni MASTROIANNI DOMENICO giuseppe.mascolo MASCOLO GIUSEPPE TA.P04.021.008 Tossicita ed effetti di inquinanti antropici e/o naturali in ecosistemi acquatici