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TitleIl test di embriotossicità con i bivalvi: verso una standardizzazione a livello nazionale
AbstractIn Europa e in America il test di embriotossicità con i bivalvi è eseguito di routine come test statico di laboratorio per il biomonitoraggio degli ambienti marino costieri e di transizione in quanto rapido e molto sensibile, mentre in Italia non è diffuso e manca ancora di standardizzazione. A livello Unichim è stato istituito il sottogruppo "Molluschi" del Gruppo di lavoro "Metodi biologici - Acque salate/salmastre e sedimenti" che ha intrapreso il percorso di standardizzazione attraverso la redazione di un protocollo di esecuzione del test sulla base delle guide standard esistenti e l'esecuzione di una prima prova di interconfronto con M. galloprovincialis. I laboratori partecipanti sono stati 8, distribuiti sul territorio nazionale. La prova ha previsto tre esercizi, condotti con organismi adulti provenienti da un allevamento del golfo di Taranto, utilizzando come tossico di riferimento il rame. Nonostante alcuni problemi legati alla maturità degli organismi adulti, i risultati hanno evidenziato una buona variabilità intralaboratorio e interlaboratorio, con coefficienti di variazione che raggiungono al massimo il valore del 20% e che nella terza prova, in cui vi sono stati meno problemi legati alla qualità dei gameti, variano dal 2% al 9%. Tali valori possono essere considerati come molto buoni per un test biologico. Dopo questa prima prova di interconfronto, l'intervallo di accettabilità dei valori nominali di EC50 per il rame varia da 10,6 µg/L a 16,0 µg/L.
SourceXVII Congresso Nazionale SItE - XVII Congresso Nazionale AIOL, Ancona, 17-20 settembre 2007
Year2007
TypePoster
AuthorsLOSSO CHIARA, BIANDOLINO FRANCESCA, CASOTTI ELENA, D'ADAMO RAFFAELE, DENTONE LETIZIA, FABBROCINI ADELE, LANGELLOTTI ANTONIOLUCA, LIBRALATO GIOVANNI, MASULLO PIERO, MOLTEDO GINEVRA, PRATO ERMELINDA, SANSONE GIOVANNI, SARTORI DAVIDE, SAVORELLI FEDERICA, VOLPI GHIRARDINI ANNAMARIA
Text295222 2007 Il test di embriotossicita con i bivalvi verso una standardizzazione a livello nazionale LOSSO CHIARA, BIANDOLINO FRANCESCA, CASOTTI ELENA, D ADAMO RAFFAELE, DENTONE LETIZIA, FABBROCINI ADELE, LANGELLOTTI ANTONIOLUCA, LIBRALATO GIOVANNI, MASULLO PIERO, MOLTEDO GINEVRA, PRATO ERMELINDA, SANSONE GIOVANNI, SARTORI DAVIDE, SAVORELLI FEDERICA, VOLPI GHIRARDINI ANNAMARIA Dipartimento di Scienze Ambientali, Universita Ca Foscari di Venezia, Campo della Celestia 2737/b, 30122 Venezia, Italia; CNR, Istituto Ambiente Marino Costiero, Via Roma 3, Taranto, Italia; ARPA Emilia Romagna Sez. Ferrara, Corso Giovecca 169, Ferrara, Italia; CNR Istituto di Scienze Marine, Via Pola 4, Lesina FG , Italia; ICRAM, Viale N. Sauro 4, Livorno, Italia; Dipartimento delle Scienze Biologiche, Universita Federico II CRIACq, Via Mezzocannone 16, Napoli, Italia; ICRAM, Via di Casalotti 300, Roma, Italia In Europa e in America il test di embriotossicita con i bivalvi e eseguito di routine come test statico di laboratorio per il biomonitoraggio degli ambienti marino costieri e di transizione in quanto rapido e molto sensibile, mentre in Italia non e diffuso e manca ancora di standardizzazione. A livello Unichim e stato istituito il sottogruppo Molluschi del Gruppo di lavoro Metodi biologici Acque salate/salmastre e sedimenti che ha intrapreso il percorso di standardizzazione attraverso la redazione di un protocollo di esecuzione del test sulla base delle guide standard esistenti e l esecuzione di una prima prova di interconfronto con M. galloprovincialis. I laboratori partecipanti sono stati 8, distribuiti sul territorio nazionale. La prova ha previsto tre esercizi, condotti con organismi adulti provenienti da un allevamento del golfo di Taranto, utilizzando come tossico di riferimento il rame. Nonostante alcuni problemi legati alla maturita degli organismi adulti, i risultati hanno evidenziato una buona variabilita intralaboratorio e interlaboratorio, con coefficienti di variazione che raggiungono al massimo il valore del 20% e che nella terza prova, in cui vi sono stati meno problemi legati alla qualita dei gameti, variano dal 2% al 9%. Tali valori possono essere considerati come molto buoni per un test biologico. Dopo questa prima prova di interconfronto, l intervallo di accettabilita dei valori nominali di EC50 per il rame varia da 10,6 µg/L a 16,0 µg/L. ECOLOGIA, LIMNOLOGIA e OCEANOGRAFIA Quale futuro per l ambiente http //www.ecologia.it/congressi/XVII/atti/abstracts_XVII.pdf XVII Congresso Nazionale SItE XVII Congresso Nazionale AIOL Ancona 17 20 settembre 2007 Nazionale Contributo Poster raffaele.dadamo D ADAMO RAFFAELE adele.fabbrocini FABBROCINI ADELE francesca.biandolino BIANDOLINO FRANCESCA ermelinda.prato PRATO ERMELINDA TA.P05.015.006 Qualita dell ambiente in aree costiere