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TitleEventi estremi nel bacino del Lago Maggiore: possibili impatti sulle biocenosi
AbstractNegli ultimi vent'anni circa i dati meteo climatici indicano la tendenza nell'areale del bacino del Lago Maggiore ad un aumento della frequenza degli eventi estremi di precipitazioni, dovuta all'incremento del numero di eventi intensi di breve durata. Nell'arco di questo periodo, nel quale il lago aveva raggiunto condizioni di oligotrofia, si sono verificati alcuni importanti eventi eccezionali, quali piene storiche, (es. 1993, 2000 e 2002), per un totale di 9 eventi dal 1988 al 2012 e mescolamenti più o meno completi della massa d'acqua a seguito d'inverni particolarmente rigidi (es. 2005-2006). Anche anni eccezionalmente caldi e siccitosi sono stati puntualmente studiati in relazione, per esempio, al rilevamento di fioriture di cianobatteri, soprattutto in presenza di organismi potenzialmente tossici, grazie alla disponibilità di serie storiche di dati meteo-climatici, relativi alla fisica e chimica lacustre e di dati biologici relativi alle biocenosi fito e zooplanctonica. Questi studi a lungo termine hanno fatto sì che il Lago Maggiore venisse inserito nella rete europea LTER (Long-term Ecological Research). L'analisi congiunta dei dati disponibili per il lago ed il suo bacino, permette di identificare il livello di sensibilità, le modalità della risposta e i meccanismi ad essa sottesi, conseguenti a eventi di diversa durata e intensità. Ad esempio, nel caso del fitoplancton, è stato dimostrato che eventi di piena con precipitazioni brevi ed intense o periodi di prolungata siccità potrebbero portare a squilibri nei rapporti tra nutrienti a lago, alterando la composizione specifica dei popolamenti e favorendo l'insorgenza di fioriture, nonché modificazioni sul chimismo delle acque lacustri, dovuto al dilavamento dei soluti dal bacino. Gli effetti di tali eventi sono visibili anche nella dinamica stagionale dello zooplancton, influenzato sia direttamente sia indirettamente da eventi di piena e di completo mescolamento delle acque.
SourceAIOL: XXI Congresso dell'Associazione Italiana di Oceanologia e Limnologia: Limnologia e Oceanografia nel Terzo Millennio: nuove frontiere o assenza di frontiere?, Lignano Sabbiadoro (UD), 23-26 settembre 2013
KeywordsLagoBiocenosiEventi estremi
Year2013
TypePresentazione
AuthorsMarzia Ciampittiello; Giuseppe Morabito; Michela Rogora; Marina Manca
Text282678 2013 Lago Biocenosi Eventi estremi Eventi estremi nel bacino del Lago Maggiore possibili impatti sulle biocenosi Marzia Ciampittiello; Giuseppe Morabito; Michela Rogora; Marina Manca CNR ISE VB Negli ultimi vent anni circa i dati meteo climatici indicano la tendenza nell areale del bacino del Lago Maggiore ad un aumento della frequenza degli eventi estremi di precipitazioni, dovuta all incremento del numero di eventi intensi di breve durata. Nell arco di questo periodo, nel quale il lago aveva raggiunto condizioni di oligotrofia, si sono verificati alcuni importanti eventi eccezionali, quali piene storiche, es. 1993, 2000 e 2002 , per un totale di 9 eventi dal 1988 al 2012 e mescolamenti piu o meno completi della massa d acqua a seguito d inverni particolarmente rigidi es. 2005 2006 . Anche anni eccezionalmente caldi e siccitosi sono stati puntualmente studiati in relazione, per esempio, al rilevamento di fioriture di cianobatteri, soprattutto in presenza di organismi potenzialmente tossici, grazie alla disponibilita di serie storiche di dati meteo climatici, relativi alla fisica e chimica lacustre e di dati biologici relativi alle biocenosi fito e zooplanctonica. Questi studi a lungo termine hanno fatto si che il Lago Maggiore venisse inserito nella rete europea LTER Long term Ecological Research . L analisi congiunta dei dati disponibili per il lago ed il suo bacino, permette di identificare il livello di sensibilita, le modalita della risposta e i meccanismi ad essa sottesi, conseguenti a eventi di diversa durata e intensita. Ad esempio, nel caso del fitoplancton, e stato dimostrato che eventi di piena con precipitazioni brevi ed intense o periodi di prolungata siccita potrebbero portare a squilibri nei rapporti tra nutrienti a lago, alterando la composizione specifica dei popolamenti e favorendo l insorgenza di fioriture, nonche modificazioni sul chimismo delle acque lacustri, dovuto al dilavamento dei soluti dal bacino. Gli effetti di tali eventi sono visibili anche nella dinamica stagionale dello zooplancton, influenzato sia direttamente sia indirettamente da eventi di piena e di completo mescolamento delle acque. Published version In AIOL XXI Congresso dell Associazione Italiana di Oceanologia e Limnologia Limnologia e Oceanografia nel Terzo Millennio nuove frontiere o assenza di frontiere Lignano Sabbiadoro UD , 23 26 settembre 2013 . AIOL XXI Congresso dell Associazione Italiana di Oceanologia e Limnologia Limnologia e Oceanografia nel Terzo Millennio nuove frontiere o assenza di frontiere Lignano Sabbiadoro UD 23 26 settembre 2013 Nazionale Contributo PPT PPT_AIOL_Ciampittiello.pdf Presentazione giuseppe.morabito MORABITO GIUSEPPE marzia.ciampittiello CIAMPITTIELLO MARZIA michela.rogora ROGORA MICHELA marinamarcella.manca MANCA MARINA MARCELLA TA.P04.016.004 Ecologia teorica e applicata degli ecosistemi acquatici